Panther Boys, nuova scuola di ciclismo
10 giugno 2013
«Una grande giornata. Ha vinto soprattutto il nostro impegno, la nostra volontà di lottare e il grande amore per questo sport. Ringrazio i nostri volontari, il Comune, tutti coloro che ci hanno aiutato». È raggiante, anche se reduce da ore di strenuo lavoro, Patrizia Toniolo, direttrice tecnica della scuola di ciclismo e del team Panther Boys, che ha organizzato il Trofeo Pietrobelli. Oltre alle soddisfazioni sportive, oggi la sua squadra ha incassato un altro significativo successo: una breve cerimonia, alla presenza dell’assessore comunale allo Sport Umberto Zampieri, e di Stefano Carletto, presidente provinciale di Padova della Federazione Ciclistica Italiana, ha sancito infatti l’ingresso ufficiale dei Panther Boys tra le scuole di ciclismo fuoristrada certificate dalla Federazione stessa. Un grande traguardo che permette alla scuola di pensare a progetti futuri; con la speranza inoltre di riuscire a vincere un importante bando per l’assegnazione di un contributo ministeriale destinato al potenziamento di impianti sportivi. La pista di Chiesanuova infatti è uno dei tre progetti con i quali il Comune di Padova partecipa al bando. «Oltre alle vittorie abbiamo come obiettivo fondamentale creare un vivaio di bambini che imparino ad usare bene la bici», continua Patrizia Toniolo «per poi scegliere la specialità che preferiranno, strada o fuoristrada. Ma il Bmx si rivela utilissimo per una migliorare le capacità di coordinamento motorio dei piccoli, oltre che per far apprendere loro come usare correttamente la bicicletta». Nata nel 1982 ad Abano, la scuola Panther Boys conta oggi una settantina di iscritti e ha siglato un pagina memorabile dello sport padovano, organizzando nel 1992 la prima prova del campionato europeo Bmx in Italia. Dal 2010 il gruppo di giovani rider, seguiti da 5 istruttori, si è più che raddoppiato, facendo crescere atleti brillanti, compresi anche nelle fila della nazionale. «L’ultimo ringraziamento lo vorrei dedicare al nostro sponsor storico Paolo Pietrobelli» conclude la direttrice «che ci segue con passione ormai dal ’99». «Con Patrizia e il suo staff si è creato un legame speciale di collaborazione», le fa eco Pietrobelli «Il Bmx non è solo un sport appassionante, ma anche uno strumento di formazione perfetto per i nostri figli». (p.r.)